Di Maurizio Ceccaioni
Il Balloon Museum sta presentando fino al 30 marzo 2025 “EuphoЯia – Art is in the Air”, una grande mostra interattiva in prima mondiale a Roma. Il luogo deputato sono gli spazi espositivi de La Nuvola progettata da Massimiliano Fuksas, in Viale Asia all’Eur. Si tratta di 20 installazioni a tema dove la sfericità e l’aria sono i temi conduttori. Coinvolgenti e di un’esuberanza vitale, le installazioni sono mostrate e vissute lungo un percorso espositivo che si presenta “misterioso” al visitatore, con opere inaspettate, attrattive, coinvolgenti, fantastiche, come i gonfiabili di grandi dimensioni.

Opere spesso realizzate con giochi di luci multicolori computerizzate, che si svelano man mano che si avanza lungo i corridoi bui che portano nelle sale. A realizzarle gli artisti Carsten Höller, Philippe Parreno, Martin Creed, Marta Minujín, Hyperstudio, Rafael Lozano-Hemmer, Ryan Gander, A.A.Murakami, Karina Smigla-Bobinski, Cyril Lancelin, Alex Schweder, Quiet Ensemble, SpY, Nils Völker, Camille Walala, Sun Yitian, Mauro Pace, Motorefisico.

L’itinerario guidato conduce a spazi espositivi nascosti da tende scure che ci riportano al desiderio di vederne il contenuto, come all’apertura di un regalo inaspettato, facendo prendere vita alle sale con un crescendo di luci, oggetti e colori. Come la fantastica installazione cinetica realizzata nel 2024 da Hyperstudio, ispirata alla Notte di San Lorenzo, con centinaia di sfere luminose a led multicolori, che si muovono secondo un sofisticato schema geometrico e artistico computerizzato, che fa variare luci e forme a suon di musica lasciando tutti a bocca aperta.

Oppure Pulse Tecnology, dove migliaia di luci led pulsano sincronicamente riproducendo l’intensità dei battiti cardiaci del visitatore che pone la mano sotto un lettore laser. Un viaggio fantastico tra opere da toccare e con le quali entrare in simbiosi, come Speech Bubbles di Philippe Parreno, centinaia di palloncini trasparenti pieni di elio che fluttuano in aria, o quelli multicolori a forma di pesce spostati in aria dal tocco dei visitatori. Ma anche quella casa trasparente piena di grandi palloni azzurri tra i quali s’infilano i bambini come fosse un labirinto dove il contatto con l’altro si percepisce a distanza.

Realizzazioni interattive come Crazy Love for Polygons, strutture gonfiabili di forme poliedriche che metterebbero in relazione la perfezione logica del mondo matematico con la teoria del caos che regola la nostra esistenza, determinato dalla vitalità dei bambini che li muovono vivacemente in modo indeterminato. Oppure Let Me Hold You, cactus gonfiabili da abbracciare realizzati per Ballon Museum da Sun Yitian. Senza dimenticare quell’enorme gonfiabile multicolore alto diversi metri, da attraversare in piedi. Un mondo di magia chelascia ampio spazio alla fantasia dei visitatori, come il labirinto fantastico di Follow Me, I Think I Know the Way di Camille Walala, in tessuti colorati sostenuti dall’aria.

Ambienti da Alice nel Paese delle Meraviglie, in cui immergersi e dove anche gli adulti ritornano bambini, dove lo spettatore diventa parte viva dell’installazione, lungo un percorso esperienziale socializzante. È per esempio il caso di Hyperlove, che coinvolge gli spettatori in un ambiente onirico tra cielo e terra, dove la luce rossa diffusa ovunque fa da collante tra le due dimensioni e il sogno si confonde con la realtà. Per poi entrare e immergersi nella grande piscina piena di morbide palline rosse, che rappresenterebbe la nostra interazione diretta con la natura vitale di cui facciamo parte.

Immersiva come Invisible Ballet di Hyperstudio&Mauro Pace, dove un vortice di palloncini brillanti spostati caoticamente dall’aria, s’incunea tra le persone presenti in una stanza con le pareti a specchio. Oppure A Quiet Storm, dove il visitatore viene immerso in un ambiente pieno di bolle di sapone che arrivano dalle pareti, luci laser e suoni, mentre il concetto del tempo viene scandito da Motorefisico, un’installazione fantasmagorica proposto da Swing, composta da grandi sfere interattive dinamiche e luminose, sospese in aria con dei fili che le portano a formare idealmente delle mongolfiere dai colori cangianti rovesciate che, mosse da grandi e bambini collidono tra loro mentre cambiano i colori sulla scena.

Ma ci sono anche le enormi ed emblematiche sfere scure di Imagining Things outside your field of vision, con domande assurde stampate sopra, in attesa di una risposta.
Prodotto da Lux Entertainment, il Balloon Museum è un progetto d’arte contemporanea itinerante unico nel suo genere. Nato nel 2021, questo format in cui l’aria è l’elemento distintivo delle opere presentate nelle sue mostre d’arte contemporanea ha accolto oltre 7 milioni di visitatori. EuphoЯia sarà visitabile a Roma fino al prossimo 30 marzo. La prossima tappa sarà Parigi.
EuphoЯia, La Nuvola in viale Asia 40/44, Roma
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