Roma, le auto storiche sono libere di muoversi ovunque, quindi anche dentro la Fascia Verde e nelle ZTL. Oltre alla Regione Lazio che in questo senso aveva emanato una deliberazione di Giunta Regionale, la 782 del 10 ottobre 2024, adesso anche il Comune di Roma ha preso la stessa rotta attenendosi all’ultima sentenza del TAR del Lazio, la 14699/24 del 18 luglio 2024 che dà totale libertà a questi particolari mezzi-testimoni del passato. Sì, perché questa sentenza amministrativa è stata la seconda emanata su questa materia: l’organo giuridico si era già pronunciato con lo stesso contenuto (sentenza 15408/2023).
A questo link l’articolo sulla prima delle due sentenze del TAR del Lazio Sezione Quinta, targata n° 15408 del 18 ottobre 2023 che ha sottolineato come le misure a tutela dell’ambiente devono trovare un equilibrio con la salvaguardia del patrimonio culturale del motorismo storico.
La sentenza rispose al ricorso presentato dall’Asi coni Registri Storici Alfa Romeo, Fiat, Lancia e con il supporto della Federazione motociclista italiana e del club romano La Tartaruga, gruppi che hanno partecipato anche al secondo esposto.
Il TAR in quel 2023 seguì la stessa rotta presa dal Consiglio di Stato (link all’articolo) con la pronuncia n. 799/2021.
Purtroppo in quella prima occasione il Comune di Roma accolse in minima parte il giudizio del TAR non adeguandosi al documento. Infatti, il Campidoglio, con ordinanza sindacale di Roma Capitale n. 38 del 27 marzo 2024, lasciò una limitata possibilità di circolazione ai veicoli storici, SOLO dalle 20 del venerdì fino a tutto il sabato di ogni settimana (la domenica, come festivo, dava già libertà di circolazione a tutti, escluse le cosiddette domeniche ecologiche).
Questa volta invece, dopo il pronunciamento 2024 del TAR e l’adeguamento della Regione Lazio, il Campidoglio ha dovuto accogliere la situazione in ogni particolare.
Soddisfazione all’ASI-Automotoclub Storico Italiano.
“Siamo estremamente soddisfatti e felici per la sensibilità e il buon senso dimostrati dalle amministrazioni regionali e comunali – ha commentato Alberto Scuro, presidente ASI – che hanno recepito il valore e la fondatezza delle nostre istanze in materia di circolazione. I veicoli storici certificati, come abbiamo ampiamente dimostrato, rappresentano una parte del tutto esigua rispetto all’intero parco circolante (lo 0,29% del totale dei mezzi circolanti su Roma) ma vi è la necessità di poterli utilizzare in modo da garantirne la corretta conservazione. Dobbiamo poterli utilizzare tutelando tale patrimonio consapevolmente, con scopi culturale e ludico-ricreativo, per dar vita a quel turismo lento così importante per promuovere i nostri territori. Senza dimenticare il comparto produttivo che vive di questo settore, riconosciuto anche a livello internazionale come eccellenza italiana”.
Entrando nello specifico, il 30 ottobre 2024 il sindaco di Roma ha emanato l’ordinanza 122 stabilendo che dal 1° novembre al 31 ottobre 2025 sono in vigore i provvedimenti di limitazione alla circolazione per i veicoli più inquinanti all’interno della ZTL “fascia verde”.
Stop agli autoveicoli a benzina fino all’Euro 2, ai diesel fino all’Euro 3 e ai ciclomotori e motoveicoli benzina e diesel fino all’Euro 1.
I veicoli storici e da collezionismo certificati, presenti a Roma e registrati in Motorizzazione, sono lo 0,29% su un totale di 4.040.078 mezzi circolanti (dato 2023) quotidianamente nella Capitale.
Oltretutto, le auto storiche romane fanno registrare una circolazione media annua pari a 1.050 chilometri (!), mentre i normali veicoli d’uso quotidiano hanno una media di 18.000 chilometri percorsi all’anno sulle strade della Capitale. Quindi, queste ultime sono praticamente "colpevoli" della totalità delle emissioni veicolari per due motivi: da una parte per il numero di mezzi e dall'altra per un uso medio di oltre 17 volte la quantità dei chilometri percorsi delle auto storiche.
Volendo richiamare la sentenza 2024 del TAR nei suoi passaggi decisivi, il ricorso dell’ASI chiamò in causa anche il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica nonché il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Il Tribunale Amministrativo del Lazio Sezione Seconda, dichiarò l’impossibilità della chiamata in giudizio dei due dicasteri per “l’inammissibilità degli atti di intervento ad adiuvandum, per difetto di legittimazione attiva, limitatamente agli intervenienti titolari di imprese di auto-moto riparazione, di cui in epigrafe“.
Invece, il giudice amministrativo, nei confronti del Comune di Roma, accolse “il ricorso e i relativi motivi aggiunti nei sensi di cui in motivazione. Per l’effetto, si dispone, in riferimento ai soli veicoli di interesse storico e collezionistico di cui all’art. 60 del codice della strada e ai ciclomotori ultratrentennali dotati di certificato di rilevanza storica, l’annullamento dell’ordinanza sindacale di Roma Capitale n. 38 del 27 marzo 2024, nella parte in cui li assoggetta alle limitazioni sulla circolazione ivi stabilite“.
Così adesso il Campidoglio ha dovuto escludere l’applicabilità di ogni possibile limitazione alla circolazione lungo le vie di Roma per i veicoli ultratrentennali di interesse storico e collezionistico.
Da parte sua l’ASI, organismo certificatore e di tutela dei mezzi storici, si occuperà della categoria dei ciclomotori ultratrentennali per arrivare a un “migliore e più puntuale chiarimento circa il rilascio del CRS”, ovvero il Certificato di Rilevanza Storico-collezionistica.
Dopo la sentenza 2024 del TAR che ha considerato come fondate tutte le argomentazioni prospettate da ASI nei motivi di ricorso, i veicoli storici, anche a Roma, possono ora circolare senza impedimenti e la loro specifica tutela non è negoziabile, proprio come ASI ha sostenuto in ogni sede.
Il Tribunale Amministrativo ha rimarcato la necessità di accordare ai veicoli di interesse storico e collezionistico una tutela particolare rispetto al restante parco circolante, senza imporre un sacrificio immotivato, pena l’emersione di un diritto “tiranno”.
Il giudice amministrativo ha riconosciuto che la previsione di deroghe ai divieti di circolazione non è idonea a tutelare il motorismo storico in assenza di un accurato impianto motivazionale che comprovi l’effettivo impatto dei veicoli storici sull’inquinamento: dalle stime prodotte – e riprese in sentenza – si desume il numero esiguo di tale categoria di veicoli rispetto all’intero parco circolante (lo 0,29% del totale dei mezzi circolanti su Roma).
Lista dei veicoli che possono sempre circolare a Roma secondo l’ordinanza 122/2024 del sindaco
Deroghe ed esenzioni
- veicoli muniti del contrassegno per persone con disabilità
- veicoli adibiti a servizio di polizia e sicurezza, emergenza anche sociale, compreso il soccorso stradale
- veicoli adibiti al trasporto collettivo pubblico di linea
- veicoli adibiti alla gestione dei rifiuti urbani effettuata per conto e/o direttamente da Roma Capitale, alla tutela igienico ambientale, alla gestione emergenziale del verde, alla Protezione civile e agli interventi di urgente ripristino del decoro urbano nonché al pronto intervento manutentivo svolto per conto o direttamente di Roma Capitale
- veicoli con targa C.D., S.C.V. e C.V.
- autoveicoli alimentati con GPL o metano, sia Mono che Bi-Fuel (benzina/GPL o benzina/metano) la cui immatricolazione/aggiornamento della Carta di circolazione sia antecedente alla data dell’Ordinanza (30 ottobre 2024)
- veicoli di interesse storico e collezionistico di cui all’art. 60 del Dlgs n. 285/1992 e ss.mm.ii. e ciclomotori ultratrentennali (con certificato di rilevanza storica).
Per gli anni 2024 e 2025 le domeniche ecologiche sono state programmate per:
- 10 novembre 2024
- 1 dicembre 2024
- 26 gennaio 2025
- 16 febbraio 2025
- 23 marzo 2025
Durante le EcoDomeniche in Fascia Verde è vietata la circolazione al traffico privato (con alcune deroghe) a partire dalle 7,30 fino alle 12,30 e dalle 16,30 alle 20,30.