L’artista abruzzese in mostra nelle sale del Museo Carlo Bilotti di Roma dal 12 ottobre 2024 al 12 gennaio 2025, con una selezione di oltre cento opere

di Maurizio Ceccaioni

In esposizione dal 12 ottobre 2024 al 12 gennaio 2025 nel Museo Carlo Bilotti (Aranciera di Villa Borghese), “Fracturae“, una Mostra d’Arte Contemporanea dell’artista abruzzese Sandro Visca. Si tratta di una selezione di oltre cento opere presenti che si trovano nelle grandi sale al pianterreno, tra cui grandi tele e opere installative realizzate in particolare negli ultimi trent’anni. Tra queste molte inedite, come Stercus Diaboli (2018), la grande tela Fracture (2018-2021) e Amore Amore (2024). Tra le sculture esposte si segnalano Oro_ (2017) ed Esplodenti (2024. Nelle salette al primo piano troviamo invece, Fragile 1 e Fragile 2 (2015).

Sandro Visca, installazione Amore Amore (2024) nel Museo Carlo Bilotti di Roma

Sempre al primo piano, a corredo dell’opera di Visca, c’è un’ampia selezione di lavori su carta sviluppati dall’artista in anticipo o in contemporaneità ai grandi quadri e alle sculture. Lavori che, oltre a documentare i sessant’anni dell’attività di questo aquilano di nascita prestato al mondo dividendo il tempo di vita tra creazioni e insegnamento, ci consentono di intuire la prassi e la complessità operata nelle realizzazioni.
Parlando con l’artista, trapela come Visca abbia operato sulla materia per mettere in luce, nelle sue opere, la fragilità dell’esistente, l’interpretazione di un mondo ormai allo sfascio. Strappi di vita a cui dà significanza attraverso il continuo dialogo tra la materia che prorompe dai supporti usati e la sua “messa in forma”.

Sandro Visca,le grandi tele di Fracturae realizzate tra il 2018 e il 2021

Quel rapporto tra materia e forma che ha fatto emergere in lui – in età più matura – contenuti di riflessione, di un artista oggi più di ieri, alla ricerca sul senso della vita. Dagli scenari in miniatura dei Teatrini, in cui gli elementi si combinano in una narrazione tra favola e leggenda alle Pupazze, dove attraverso figure simboliche si esplora l’interazione tra l’uomo e l’ambiente, alle sue pitture tessute con arazzi e cuciti, fino a Fracturae, dove sembra evidenziarsi la fragilità dell’esistente. Un mondo che sta in equilibrio instabile mentre osserva la sua fine: foto policroma della situazione attuale di un Pianeta che va recuperato e salvato prima che si arrivi al punto di non ritorno.

Da sinistra l’artista Sandro Visca; la direttrice del Parco Archeologico del Colosseo e del sistema dei “Musei in Comune”, Alfonsina Russo; il presidente Fondazione Pescarabruzzo, Nicola Mattoscio; il curatore della mostra, Generoso Bruno

Fracturae

La mostra, curata da Generoso Bruno, è stata promossa dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale-Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e organizzata dalla Fondazione Pescarabruzzo, con i Servizi museali di Zètema Progetto Cultura. Assieme a Sandro Visca erano presenti alla presentazione alla stampa avvenuta recentemente, il presidente della Fondazione Pescarabruzzo Nicola Mattoscio e il curatore, lo storico e critico d’arte Generoso Bruno. Ha portato i saluti istituzionali Alfonsina Russo, direttrice del Parco Archeologico del Colosseo, del sistema dei “Musei in Comune” e del progetto “Parco dei musei” di Villa Borghese, tra i quali si annovera anche il Museo Bilotti. Con lei la responsabile del Museo Ileana Pansino, che si occupa della didattica, mostre ed eventi culturali.

Museo Carlo Bilotti di Roma, mostra Fracturae, Sandro Visca “Cuori in mostra”

Il presidente Nicola Mattoscio ha parlato del “volo nell’immaginario di Visca e di come questo «Maestro dell’arte contemporanea, si distingua per una creatività estrema e una precisione esecutiva che caratterizzano le sue opere, frutto di una cura meticolosa per il dettaglio». «Visca continua a sorprendere e affascinare – ha detto ancora Mattoscio – interpretando in modo vitale e vibrante il proprio percorso artistico. Le sue opere, lontane dal facile consenso commerciale, rispondono a una ricerca interiore e a un’adesione privata, dove l’estetica non rincorre mode o schemi precostituiti, ma segue una logica di coerenza autonoma». Secondo il presidente Mattoscio, «L’attuale esposizione al Museo Carlo Bilotti pone l’accento su una riflessione profonda sull’arte contemporanea, proponendo la valorizzazione di frammenti minimi, apparentemente marginali, come nuovo centro iconico della sua ricerca. In un mondo frammentato – ha poi chiosato –, Visca invita a ricostruire una dimensione umana più condivisibile, superando l’indifferenza e la distruzione dei valori contemporanei. Il maestro, simile a uno sciamano, cuce parole, colori e forme, guardando al futuro attraverso le pieghe della storia».

Mostra Fracturae di Sandro Visca, arte antica e contemporanea nel Museo C. Bilotti

Parlando poi delle svariate attività Museali e culturali pescaresi, il presidente della Fondazione Pescarabruzzo ha ricordato con orgoglio come l’inaugurazione dell’Imago Museum, il 28 settembre 2021 – «Primo museo inaugurato da un Presidente della Repubblica» – sia stata fatta alla presenza del presidente Sergio Mattarella.
«In Fracturae, l’azione artistica di Visca realizzata negli ultimi trent’anni non è neutra rispetto al luogo», ha precisato Generoso Bruno e l’opera è «La rappresentazione sempre deformante, ubicata in uno spazio e in un tempo indefinito, nell’interessante gioco di superficie con l’effimero è sostenuta dalla lateralità dello sguardo del suo autore».

Museo Carlo Bilotti Aranciera di Villa Borghese, Mostra Fracturae di Sandro Visca

Sandro Visca è un artista che usa le mani per le sue composizioni, realizzate con un dialogo tra materie e materiali spesso non convenzionali, selezionati, abbinati e ricomposti mettendone in risalto i colori. Frammenti accumulati e usati al momento più opportuno e in tempi anche lunghi per la realizzazione, come a ricordare il tempo dell’esistenza. Frammenti di oggetti eterogenei, convergenti e stratificati simultaneamente nella stessa opera, su cui l’artista intende far convergere vari stati d’animo che attraversano quelle relazioni tra le diverse materie e l’uomo, cercando di trasmettere un messaggio denso di senso all’occhio del visitatore.

 «Al pari della coscienza umana – ha detto ancora Generoso Bruno -, nell’opera di Sandro Visca l’oggetto raggiunge, seppur in vitalissimo frantume, la sua affermazione. Ridotto a scoria, appare caduco e corruttibile, messo in evidenza da una misteriosa quanto misericordiosa azione di recupero e di catalogazione mossa dalla mano dell’artista». «È negli elementi materici come le mosche più che gli ori – aggiunge Bruno – che l’artista dà l’interpretazione più autentica di questi elementi di materie che sono frammenti di vita».

I Viaggi

Visca “gioca” sulle sue tele facendo accostamenti che, ad una prima lettura interpretativa potrebbero non far trovare all’osservatore quel bandolo della matassa, per capire cosa significhi quanto riportato su tela, cartone alveolare, legno, o metallo, usando materiali polimaterici, stoffe e tempere acriliche, bronzo parzialmente dorato e foglia d’oro.

Opere di Sandro Visca realizzate con diverse tecniche in mostra a Fracturae

Stratificazioni di materiali estremamente diversi come legno dipinto, strutture in ferro, ceramica dorata, materiali plastici perlinati, tessuti e altro ancora che l’artista mescola come in un’alchimia, rappresentativa di come vede la vita esterna in quell’hic et nunc che per lui può durare anche mesi per la sua messa in opera. Ma ad uno sguardo più approfondito può emergere d’improvviso la relazione di senso e la profondità del messaggio che l’artista intende in quel modo lanciare al mondo. Quello stesso mondo che gli ha aperto le braccia e gli occhi sulle relazioni spesso conflittuali tra varie culture e le responsabilità storiche della dominazione dell’uomo sull’uomo, su popolazioni cresciute con diverse interpretazioni della vita e non legate ai valori spesso effimeri del mondo occidentale.

Tele e installazioni di Sandro Visca in mostra nelle sale del Museo Bilotti

Una riflessione sui rapporti umani concretizzatasi specie nei suoi lungi viaggi compiuti a partire dal 1978 in vari paesi dell’America Latina, a cominciare dal Perù, paese che ha tanto amato e che è stato magnificato nelle 354 pagine del volume “Donde se amarra el sol”, pubblicato nel 2015 dalla Fondazione Pescara Abruzzo. Un saggio composto dagli appunti di viaggio estratti dal suo diario del 1978, dalle cui righe emergono i suoi interessi antropologici per gli aspetti popolari del Perù, quel «Paese che nella sua grandezza mi è apparso come un poliedrico monumento al mondo», come riportato nello stesso sulla seconda di copertina. Parole supportate dalle circa 200 fotografie pubblicate, in gran parte scattate da lui con le sue Canon FT e Nikon F2. Viaggi che lo hanno poi portato anche in Venezuela, Brasile, Turchia, Egitto, nel deserto tunisino e sul Grande Atlante nel Marocco.

Sandro Visca, Stercus diaboli, opera del 2018

L’Archivio d’Artista Sandro Visca

L’Archivio permanente dedicato alla carriera di Sandro Visca è stato inaugurato il 12 luglio 2024 presso il Clap Museum di Pescara, ed è stato istituito grazie alla donazione dell’intero patrimonio artistico di Sandro Visca alla Fondazione Pescarabruzzo, uno spazio unico e aperto al pubblico nel panorama italiano contemporaneo. L’Archivio d’Artista è inserito nella rete museale e dei centri studi promossi dalla Fondazione Pescarabruzzo. L’archivio conserva opere più rappresentative di Sandro Visca, che uniscono tradizione e innovazione artistica, come Un Cuore Rosso sul Gran Sasso, una performance artistica che esprime l’impegno dell’artista verso il territorio abruzzese.
Il Clap Museum è nato nel 2022 per volere della Fondazione Pescarabruzzo in omaggio agli storici fumettisti e disegnatori Andrea Pazienza e Tanino Liberatore ed è per questo un polo espositivo dedicato interamente al fumetto.  Con 324 opere in totale tra illustrazioni, dipinti e bozzetti, il Museo ospita una delle più grandi collezioni Italiane sull’opera di Andrea Pazienza, morto per droga a soli 32 anni.

Museo d’Arte contemporanea Carlo Bilotti-Aranciera Villa Borghese Roma, Mostra Fracturae di Sandro Visca

Il Museo Carlo Bilotti-Aranciera di Villa Borghese

Il Museo di arte contemporanea Carlo Bilotti, inaugurato nel 1992, fa parte del sistema dei “Musei in Comune” e del progetto “Parco dei musei” di Villa Borghese. È intitolato all’omonimo imprenditore e collezionista italoamericano e ospita dipinti, sculture e acquerelli della collezione donata dallo stesso mecenate, con opere di Severini, Andy Warhol e Larry Rivers, oltre a una scultura di Giacomo Manzù e venti opere di Giorgio De Chirico.

Carlo Bilotti, una storia di successi e l’amore per l’arte

Carlo Bilotti nacque a Cosenza nel 1934 da Mario ed Edvige Miceli, della nobile famiglia meridionale dei baroni di Serradileo, e morì New York il 17 novembre 2006, a 72 anni. Grande imprenditore nel settore della cosmetica, è ricordato come uno dei più importanti mecenati italiani del XIX secolo. Come imprenditore, dopo le esperienze nelle aziende di casa, divenne vicepresidente per l’Europa della multinazionale Shulton (profumi). In seguito lo troviamo come presidente della Jacqueline Cochran, una delle case cosmetiche più note nel settore dei profumi e poi come proprietario della società svizzera La Prairie, sempre nel settore della cosmetica.

Sandro Visca, a sinistra “Teatrino” e a destra “Fracturae”

Nel campo dell’arte realizzò diversi progetti di mecenatismo, tra cui quelli per rendere fruibile ai cittadini di Roma e Cosenza la propria collezione di opere, acquistate o commissionate a de Chirico, Warhol, Lichtenstein, Dalì, de SaintPhalle, Rivers, Rotella. Personaggi con i quali si era instaurata una vera amicizia e che per lui e le sue società produssero numerose opere. Solo per citarne alcune: “Warhol verso de Chirico“, “Da Picasso a Warhol” con opere di Boccioni, de Chirico, Morandi, Severini, Picasso, Chagall, Dubuffet, De Kooning, Twombly, Klee, Kandinsky, Kiefer, Calder, Leger, Lichtenstein, Matisse, Mirò, Moore, Rauschemberg, Tapies, Warhol, Saville, Hirst.
Tra le altre donazioni, le sculture esposte nella “Sala del Novecento”, nella Galleria Nazionale di Cosenza a Palazzo Arnone, oltre a 65 disegni del fondatore del movimento Futurista, Umberto Boccioni.Oltre alle donazioni, a Cosenza ha creato il Museo all’aperto Bilotti (Mab), per una libera fruizione delle quaranta sculture esposte lungo Corso Giuseppe Mazzini, la via principale della città. Cosenza ha poi voluto ringraziare il concittadino mecenate, intitolando una piazza a Lisa Bigiotti, quella figlia che morì molto giovane.

Sandro Visca, installazioni in mostra a Fracturae, Museo C.Bilotti, Roma

Un mecenatismo insito anche nel nipote Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona, che ha donato un’altra consistente parte della collezione di famiglia al Comune di Rende (Cs), per realizzare nel castello normanno un museo di arte moderna e contemporanea a lui stesso dedicato. Oltre a mostre temporanee, nel museo si potrà ammirare la collezione permanente con circa trecento importanti opere italiane e internazionali del dopoguerra.

Riepilogando: Sandro Visca – Fracturae, dal 12 ottobre 2024 al 12 gennaio 2025 presso il Museo Carlo Bilotti-Aranciera di Villa Borghese, via Fiorello La Guardia 6 e viale dell’Aranciera 4, Roma. L’ingresso è gratuito sia alla mostra che al museo, con orario dal martedì al venerdì ore 10 – 16; sabato e domenica ore 10 – 19; 24 e 31 dicembre ore 10-14. Ultimo ingresso mezz’ora prima della chiusura. Il lunedì e il 25 dicembre il museo è chiuso.
Per info: tel. 060608 (tutti i giorni ore 9-19); www.museocarlobilotti.it

Il catalogo della mostra è edito da Fondazione Pescarabruzzo – Gestioni Culturali Srl per la Collana Arte e Cultura.
Per saperne di più sull’artista: https://www.sandrovisca.it/

Testo e Foto Maurizio Ceccaioni

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