Roma, nell’incantevole cornice del Palazzo delle Esposizioni ha preso vita l’esclusiva presentazione di “Romanzo digitale” : il nuovo libro del giornalista e scrittore Antonio Pascotto. Tanti gli illustri ospiti presenti nella sala ovale decorata con le gigantografie del fotoreporter britannico Don McCullin e dell’analogo ucraino Boris Mikhailov. Numerosi giornalisti e altrettanti i volti noti dello showbiz.
Una presentazione curata nei minimi dettagli dalla giornalista e addetta stampa Lisa Di Giovanni promossa dalla Confederazione AEPI (Associazioni Europee di Professionisti e Imprese) in partnership con “Azienda speciale Palaexpo” e “Banca Generali Private”.
Ad aprire la conferenza stampa Marco Delogu, presidente di “Azienda speciale Palaexpo”:
«Roma, da sempre Capitale dell’accoglienza, sia legata indissolubilmente alla nascita della tecnologia digitale, essendo stato prodotto proprio qui il primo calcolatore a marchio Olivetti, dall’ingegnere Mario Tchou: un romano di origine cinese».
Sulla stessa scia, Mino Dinoi, presidente della confederazione AEPI ed esponente del CdA di “Azienda speciale Palaexpo”:
«L’innegabile importanza dell’Intelligenza Artificiale nel mondo di oggi e la necessità di farci i conti».
Un tema questo al centro non solo del nuovo romanzo di Pascotto, ma anche dell’agenda setting mediatica che interessa non solo gli esperti di comunicazione e informatica, ma anche i giuristi che dovranno disciplinare questo nuovo status quo.
Concetto ribadito da Ginevra Cerrina Feroni, vicepresidente del Collegio del Garante per la protezione dei dati personali:
«Il metaverso è un’esperienza immersiva, che va però disciplinata al fine di non mettere a rischio tutti i nostri dati sensibili: l’IA non è uno strumento, ma un “nuovo mondo”».
E sul volume di Pascotto, è «un viaggio tra realtà e dimensione onirica, tra essere e dover essere, che affronta diversi filoni narrativi – il covid, l’intelligenza artificiale e il tempo – in relazione all’uomo e alle sue fragilità».
E ancora, anche l’autore del volume.
«L’intelligenza artificiale – ha rimarcato lo stesso Pascotto – seppur sia definita “pensante” non potrà mai ragionare come un essere umano e dovremo trovare soluzioni per conviverci. Così come dovrebbero essere etichettate le immagini prodotte dall’IA, al fine di non creare confusione e fake news».
Non poteva mancare l’illustre parere del sociologo Derrick De Kerckhove, padre dell’intelligenza connettiva:
« L’IA non è intelligente, calcola i risultati grazie a un codice algoritmico e alla prompt engineering: siamo di fronte a una transizione epocale tra due diversi ordini cognitivi, il nostro e quello della “macchina”. Nelle nostra mente c’è un esteso laboratorio di pensiero e di vita, meno leggiamo e più esauriamo questo nostro esclusivo serbatoio di conoscenza. In questo senso, il libro di Pascotto risulta davvero “profetico”».
Sulla digitalizzazione, è intervenuta, anche la patron di “Miss Italia”, Patrizia Mirigliani:
«Mi sono presto resa conto che la bellezza ha bisogno di verità: non può esistere un concorso di “Miss Italia” via web, a causa dell’eccessiva mistificazione della rete».
Presenti, in sala, anche le giornaliste Mediaset: Alessandra Viero e Safiria Leccese che hanno introdotto il volume ponendo l’accento sulla grande attualità delle tematiche trattate, dal rischio di fake news legato all’uso di ChatGPT, alla riflessione sull’intelligenza emotiva.
«Nel libro, si parla di un futuro in realtà abitato dal passato – ha spiegato Safiria Leccese – non mancano i ricordi d’infanzia dello stesso autore descritti in un filone temporale alterato, ricco di emozioni».
«È un libro che guarda al futuro, senza dimenticarsi del passato», conclude Pascotto.
A sorpresa, l’evento è terminato con una festa: candeline e una torta dell’antica pasticceria Rustichelli per celebrare il compleanno dell’autore, tra gli amici di sempre e i suoi tanti nuovi lettori.