È una tendenza che anni fa non era prevedibile, una crescita anche pronunciata, a oggi del 10%, dei casi di tubercolosi (TB) in tutta Europa, quindi anche in Italia. Questo exploit è molto presente fra i giovanissimi tanto che in questo gruppo sociale uno su 20 contagiati ha meno di 15 anni, una crescita del 25% in un anno.
Non accadeva da vent’anni durante i quali il calo di contagiati è stato continuo, decrescita dei casi ancora più pronunciata durante la pandemia Covid-19.
Passato quel momento, ecco la decisa inversione di tendenza. È il terzo anno consecutivo di crescita dei casi di tubercolosi in Europa.
Problemi con chi ha la doppia infezione tubercolosi-HIV: nella regione europea una di queste persone su cinque potrebbe non ricevere la Terapia antiretrovirale (ART).
Molto chiari i dati di Ecdc-European Centre for Disease Prevention and Control e dell’Oms-Organizzazione Mondiale della Sanità, evidenziati nel Tuberculosis surveillance and monitoring report 2025 (i dati sono più in basso nell’articolo). I numeri fotografano nettamente la situazione e sono stati divulgati il 24 marzo per la Giornata mondiale della Tubercolosi.
Nel 2023 il numero di persone diagnosticate e curate per la tubercolosi ha ripreso ad aumentare.
Proprio in quell’anno nella regione europea dell’OMS, che comprende Europa e Asia centrale, sono state segnalate oltre 172.000 persone con TB nuova e recidivante, simili ai livelli del 2022.
Nel frattempo, nell’UE/SEE, sono state diagnosticate circa 37.000 persone, in risalita rispetto alle 35.000 segnalate l’anno precedente.
I dati mostrano che la trasmissione della tubercolosi nella regione europea è ancora in corso, per nulla domata. Aumentano leggermente i morti, 3.600 rispetto ai 3.500 dell’anno precedente.
Sono necessarie misure immediate di sanità pubblica per controllare e ridurre il crescente carico di TB. I risultati evidenziano anche il crescente carico della malattia nelle popolazioni più giovani, poiché le notifiche complessive di TB continuano ad aumentare, con oltre 650 casi aggiuntivi di TB tra i bambini segnalati tra il 2022 e il 2023.
Una delle principali preoccupazioni è che per un bambino su cinque con TB nell’UE/SEE, non si sa se il trattamento è stato completato. Questa incertezza relativa al completamento del trattamento può comportare un peggioramento dei risultati sanitari, come l’emergere della TB farmaco-resistente (DR-TB) e la sua ulteriore trasmissione.
I dati più recenti del rapporto del 2025 indicano che, sebbene la regione si stia riprendendo dall’impatto della crisi del COVID-19, gli effetti della pandemia continuano a farsi sentire nei test, nella prevenzione, nella diagnosi e nella cura della tubercolosi.
“Il momento di agire per porre fine alla tubercolosi è adesso – ha detto la dottoressa Pamela Rendi-Wagner, direttrice dell’ECDC – Con soli cinque anni per raggiungere i nostri obiettivi per il 2030, è fondamentale che l’Europa rinnovi la sua attenzione sulla prevenzione e sul trattamento tempestivo ed efficace. Con l’aumento della TB farmaco-resistente, il costo dell’inazione di oggi sarà pagato da tutti noi domani”.
“Sconfiggere la Tubercolosi non è un sogno. È una scelta. Purtroppo, l’attuale onere della TB e il preoccupante aumento dei bambini con TB ci ricordano che i progressi contro questa malattia prevenibile e curabile restano fragili – ha sottolineato il dottor Hans Henri P. Kluge, direttore regionale dell’OMS per l’Europa – Anche prima dei recenti tagli agli aiuti allo sviluppo internazionale, il mondo stava affrontando un deficit di 11 miliardi di dollari nella risposta globale alla TB. I programmi vitali per la TB in tutta la regione europea, in particolare nei paesi extra-UE, potrebbero essere interessati. Ciò significa che la trasmissione della TB potrebbe passare inosservata alimentando ulteriormente l’aumento di ceppi difficili da trattare. Ma non possiamo arrenderci. Dobbiamo continuare la lotta contro la TB e trovare nuovi partner che si uniscano a noi. Abbiamo gli strumenti, grazie a nuovi trattamenti, progressi tecnologici e innovazione. Stiamo trasformando la cura della TB in meglio e, spero, per sempre”.
Dal rapporto sanitario ECDC – OMS sui contagi da tubercolosi
Se i contagi fra gli under 15 anni sono particolarmente in crescita, spicca il caso della Slovacchia dove questi minorenni rappresentano più di un terzo dei nuovi casi.
L’Italia ricalca la tendenza europea
Se da una parte nel Bel Paese sono appena aumentati i casi (2.600) e i decessi (300), dall’altra invece è evidente l’aumento dei contagi tra i più giovani: nel 2023 gli infetti con età fino ai 15 anni sono stati 144, quasi il doppio dei 78 casi rilevati nell’anno precedente.
I tassi di successo dei trattamenti sono ancora in ritardo
Nella regione europea, il tasso di successo del trattamento tra le persone con TB nuova e recidivante che hanno iniziato il trattamento con farmaci di prima linea nel 2022 è stato del 75,5%. Analogamente agli anni precedenti, il tasso di successo del trattamento nel 2023 è stato inferiore nei paesi UE/SEE rispetto al resto della regione europea dell’OMS (rispettivamente 67,9% contro 77,2%).
Ciò rappresenta un divario sostanziale tra gli attuali tassi di successo del trattamento e gli obiettivi globali stabiliti dall’OMS, che mirano a risultati positivi in almeno il 90% dei pazienti.
È preoccupante che la tubercolosi multifarmaco-resistente (MDR-TB) rimanga una sfida significativa nella regione europea dell’OMS, con tassi di successo del trattamento per questi i pazienti ben al di sotto delle aspettative.
Nel 2023, il tasso di successo del trattamento per la MDR-TB nella regione utilizzando trattamenti tradizionali che spesso comportano soluzioni iniettabili, era solo del 59,7%. Tutto questo indica le continue difficoltà nella gestione di questi casi così complessi.
La situazione è ancora peggiore per l’UE/SEE con un tasso di successo del trattamento del 56,3%.
Questi dati sono preoccupanti. Evidenziano le continue difficoltà nel gestire efficacemente i ceppi resistenti ai farmaci, forse per problemi quali l’aderenza al trattamento, i ritardi nella diagnosi e l’accesso insufficiente a terapie appropriate.
Nonostante i miglioramenti nella diagnosi e nella cura della tubercolosi, la persistenza della tubercolosi multiresistente e di altre forme di questa malattia resistente ai farmaci sottolinea l’urgente necessità di strategie di trattamento più efficaci e di una migliore gestione dei pazienti, come nuovi e più brevi regimi di trattamento orale senza iniezioni.
La co-infezione tubercolosi/virus dell’immunodeficienza umana (HIV) è ancora una minaccia persistente
La co-infezione da HIV rimane un problema persistente per i pazienti affetti da TB in Europa.
Nel 2023 oltre il 15% dei pazienti con TB nuova e recidivante è stato segnalato come co-infetto da HIV. Nella regione europea dell’OMS sono stati rilevati oltre 19.000 casi, mentre nell’UE/SEE tale cifra era di oltre 600.
Una persona su cinque con co-infezione HIV/TB nella regione europea potrebbe non ricevere affatto la Terapia antiretrovirale (ART).
Il quadro però è tutt’altro che completo.
Solo 21 paesi hanno fornito informazioni sull’assunzione di ART per l’HIV tra i pazienti affetti da TB e solo quattro di questi erano nell’UE/SEE. Ciò sottolinea la necessità di sforzi continui per migliorare la segnalazione della co-infezione da HIV.
Sia l’ECDC che l’OMS invitano gli Stati membri ad affrontare con urgenza le lacune nei servizi contro la tubercolosi e l’HIV garantendo un’assistenza completa per ridurre la trasmissione e migliorare i risultati per i pazienti in tutta la regione.
Bisogna evolvere e lavorare per eliminare la tubercolosi dalla regione europea dell’OMS
Per affrontare tutto questo e per accelerare i progressi verso l’obiettivo globale di porre fine alla tubercolosi, l’ECDC e l’ufficio regionale per l’Europa dell’OMS sottolineano la necessità di aumentare gli sforzi per rilevare e curare le persone affette da TB in modo più efficace. Ciò include l’ampliamento dell’accesso a regimi di trattamento più brevi e completamente orali che hanno dimostrato di essere promettenti nel migliorare i risultati per i pazienti con TB farmaco-resistente.
Ulteriori misure critiche per ridurre il peso della TB e della TB farmaco-resistente includono il rafforzamento dei test per la TB e la garanzia che i trattamenti preventivi per la TB siano disponibili per tutti coloro che sono a rischio. Solo aumentando gli sforzi in queste aree sarà infine possibile raggiungere gli obiettivi prefissati per l’eliminazione della TB nella Regione.
Per accelerare i progressi verso l’eliminazione della tubercolosi, è fondamentale concentrarsi maggiormente sui paesi ad alta priorità, potenziare le strategie di prevenzione della tubercolosi e affrontare il problema della co-infezione da TB e HIV.
Non ci sono mai stati così tanti strumenti e opportunità per controllare la TB, dai nuovi test diagnostici e trattamenti ai nuovi vaccini in fase di sviluppo. Se ci impegniamo nella collaborazione tra paesi, condividendo i dati in modo trasparente e affrontando insieme lacune e sfide, allora l’eliminazione della TB è alla nostra portata.