L’ultima analisi dell’Osservatorio Mensile Findomestic, Gruppo BNP, racconta la situazione del momento, indice di un calo nella fiducia: a febbraio 2025, solo per 3 italiani su 10 è un buon momento per fare acquisti importanti. Dopo la crescita di settembre (+8% su agosto), il crollo di novembre (-7% ai livelli più bassi dell’anno) e la ripresa di dicembre e gennaio (+2%), a febbraio le intenzioni d’acquisto tornano in negativo (-1,9%).
Sembra si stia sgonfiando la bolla positiva post Covid, questo è quanto appare dal grafico dell’Osservatorio Mensile Findomestic che ritrae la situazione dal 2020 a oggi.
Inoltre, il timore dell’inflazione insieme alla percezione di un potere d’acquisto sempre più debole, frenano sempre più famiglie nella realizzazione di progetti e nelle intenzioni di comprare.
sopra, a sinistra grafico Osservatorio Findomestic, a destra immagine jcomp/Freepik

Quali settori trascinano verso l’area in negativo? In quali i consumatori hanno intenzione di acquistare sempre meno?
Il principale ribasso riguarda principalmente il comparto delle auto nuove (-8,9%) e della tecnologia.
Il 38% degli italiani continua a lamentare una situazione economica problematica, un dato comunque in miglioramento rispetto alla rilevazione di gennaio (40%).
Sale al 38% (dal 35% di gennaio) la quota del campione che riesce a risparmiare a fine mese parte del reddito guadagnato, ma oltre il 50% degli intervistati non riesce a farlo.
“La tendenza degli ultimi mesi delle intenzioni d’acquisto fotografa il clima di incertezza in cui vivono le famiglie italiane – sottolinea Claudio Bardazzi, responsabile Osservatorio Findomestic – preoccupate soprattutto per l’inflazione (il primo timore per 6 nuclei su 10) ma anche per temi globali come guerre e cambiamento climatico. L’82% degli intervistati ha comunque almeno un progetto d’acquisto e i livelli generali di propensione all’acquisto restano superiori a quelli pre-covid”.
Intenzioni d’acquisto in calo, i settori
MOBILITA’: AUTO NUOVA A MARCIA INDIETRO, E-BIKE E MOTO A VELOCITA’ DOPPIA.
Nei prossimi tre mesi la propensione all’acquisto del comparto auto si conferma in negativo: secondo l’Osservatorio Findomestic di febbraio scende a 12,3 la percentuale di consumatori che si dichiarano certamente o probabilmente intenzionati ad acquistare un’auto nuova (-8,9% rispetto a gennaio).
In calo (-1,8%) anche coloro che pensano ad un’auto usata.
Motoveicoli (+8,9%), e-bike (+22,8%) e monopattini (+2,1%) beneficiano, invece, della bella stagione in arrivo per entrare nei desiderata di molti italiani.
CASA: IN RIPRESA MOBILI, CALDAIE E POMPE DI CALORE, MALE TV ED ELETTRODOMESTICI.
Per quanto riguarda i beni durevoli legati alla casa e alla sua efficienza energetica le intenzioni d’acquisto sono in crescita per pompe di calore (+21,3%), caldaie a condensazione (+16,2%) e mobili (+4,3%).
Al contrario sono in calo per impianti di isolamento termico (-18%), TV (-10,2%) e grandi elettrodomestici (-8,5%).
Infissi (-0,4%), piccoli elettrodomestici (-0,8%) e impianti fotovoltaici (-1%) sono sostanzialmente in linea con il mese precedente, mentre la propensione a ristrutturare casa sale del +3%.
TECNOLOGIA E TELEFONIA IN FRENATA DOPO GLI ACQUISTI DI NATALE.
Come emerge dall’Osservatorio Findomestic di febbraio, dopo gli ultimi mesi contraddistinti da Black Friday e Natale, l’intenzione di acquistare articoli tecnologici è in calo nella prima parte del 2025: i tablet sono in forte calo rispetto a gennaio (-19,6%) toccando il picco negativo dell’ultimo anno così come la telefonia (-3,9%) che ritorna questo mese sui livelli di novembre dopo la crescita di dicembre e gennaio.
Anche le intenzioni d’acquisto di fotocamere e videocamere sono in negativo (-11,3%), mentre per PC e accessori si registra uno stallo.
AI VIAGGI NON SI RINUNCIA. “Il momento complesso – sottolinea Bardazzi – non toglie la voglia di viaggiare agli italiani: oltre la metà delle famiglie intervistate per la nostra indagine ha intenzione di organizzare e acquistare un viaggio nei prossimi mesi, il 3,7% in più rispetto a 30 giorni fa”.
Non c’è la stessa voglia di fare sport: -3,5% la propensione ad acquistare attrezzature sportive.
Infine, lieve calo (-1,5%) per gli attrezzi del fai-da-te.