Una donna sanguinante correva per strada chiedendo aiuto. Per fortuna è stata subito intercettata da una volante della Polizia di Stato appartenente alla Questura di Latina. Come verificato poco dopo, un 20enne aveva cercato di uccidere la madre colpendola con un paio di forbici.

Quando i poliziotti hanno trovato la vittima, hanno notato che era in evidente stato di shock e sanguinava da diverse ferite, anche al collo. La donna indicava un edificio dicendo, “al terzo piano, al terzo piano!”. Il palazzo è al centro di Latina.

Così gli agenti hanno affidato la signora al personale sanitario del servizio Ares 118, poi sono saliti entrando nell’edificio. Sulle scale condominiali c’erano tracce di sangue che portavano a un appartamento.

Arrivati al pianerottolo del terzo piano i poliziotti hanno incontrato un uomo che ha raccontato quel che era appena accaduto. Nell’appartamento si era barricato il nipote ventenne. Poco prima, al culmine di una discussione con la madre, aveva prima tentato di strangolarla, poi l’ha colpita più volte con grosse forbici. Lo zio del ragazzo è intervenuto bloccando il ventenne, così la donna è riuscita a uscire e a fuggire per le scale.

Sentito il racconto, gli agenti hanno iniziato a parlare col giovane attraverso la porta chiusa. Dopo circa dieci minuti il ragazzo si è arreso e ha aperto l’ingresso dell’appartamento. I poliziotti lo hanno bloccato e ammanettato. Il reato contestato è di tentato omicidio.

Il ventenne è stato rinchiuso al carcere di Latina a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Di Giuseppe Grifeo

Giornalista professionista, nato e maturato terrone, avi terroni, vivente e scrivente... Passione per l'astronomia, l'egittologia, la storia, quella antica e medievale in particolare, le leggende, l'enogastronomia e la mia Sicilia. Nato per curiosare, indagare, ficcare il naso, ma con discrezione, elegantemente

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