Mentre Roma attende l’apertura della Porta Santa, TheFork presenta una selezione di locali romani in vista dell’arrivo dei pellegrini
di Maurizio Ceccaioni
Il 24 dicembre Papa Francesco aprirà la Porta Santa in Vaticano, dando così il via ufficiale al Giubileo 2025, detto anche “Giubileo della Speranza”. Questo Anno Santo, che terminerà alla Vigilia di Natale 2025, sarà il XXV Giubileo universale ordinario della storia della Chiesa cattolica e potrebbe essere un’ennesima occasione per far conoscere la Città Eterna ai più. Un problema per i cittadini romani, fruitori di una rete di Tpl non degna di questa grande capitale europea, ma un’occasione di ripresa per le attività di ristorazione e alberghiere della Capitale, grazie a quei circa 30 milioni di pellegrini previsti nell’anno giubilare, con una la spesa totale che solo nel settore della ristorazione è stata stimata tra 1,2 e 2,7 miliardi di euro.
Per l’occasione TheFork, la principale piattaforma per le prenotazioni online di ristoranti e leader europeo nei gestionali per la ristorazione ha selezionato una serie di ristoranti da provare, per accompagnare pellegrini e turisti alla scoperta della straordinaria offerta gastronomica romana, con suggerimenti per vivere esperienze culinarie indimenticabili. Una sorta di guida per i visitatori che arriveranno, per dare un maggiore significato a quel termine della tradizione che prende il nome di “Cucina romana”, anche se sarebbe più esatto definirla ”cucina romanesca”, perché nella storia per cucina romana s’intende quella dell’antica Roma. Una cucina che si apprendeva fin da piccoli rubando con gli occhi e la bocca nella cucina della nonna, per poi sperimentarla nel tempo con amici e familiari, o aprendo locali di ristorazione come le tante classiche Osterie che oggi sono spesso diventate ristoranti gourmet.
Il lavoro di selezione, fatto dal brand di Tripadvisor punta ad orientare i molti dei milioni di visitatori che arriveranno per l’Anno Santo per farli immergere nella ricca tradizione gastronomica della Città Eterna. Infatti il Giubileo 2025 oltre che a rappresentare un’opportunità unica per esplorare i principali itinerari spirituali di Roma, come il tradizionale Pellegrinaggio delle sette Chiese – che nacque nel XVI secolo grazie a San Filippo Neri -, offre l’opportunità di far conoscere le tante e uniche bellezze della nostra città, vestigia (spesso malandate) della storia romana. Ma oltre alle opere d’arte presenti in un Centro Storico iscritto nella Lista del Patrimonio Mondiale Unesco dal 1980, ci si deve anche fermare a mangiare. In questo senso TheFork ha stilato una lista di locali della Capitale “affidabili”, per cercare di guidare pellegrini e visitatori alla scoperta dei piatti simbolo della cucina tradizionale. Come la pasta alla carbonara, l’amatriciana, quella cacio e pepe o la gricia; magari accompagnate da carciofi (alla romana o alla giudia) e saltimbocca alla romana o, per i più arditi buongustai, la coda alla vaccinara. Piatti classici, spesso reinterpretati in chiave contemporanea in ristoranti innovativi, ma sempre nel segno della tradizione.
Giubileo, un’opportunità per la ristorazione
Come evidenziato nei passati eventi religiosi, anche il Giubileo del 2025 dovrebbe offrire delle straordinarie opportunità anche per il settore della ristorazione. Facendo dei calcoli a spanne, quei circa 30 milioni di pellegrini previsti in arrivo si dovrebbero fermare almeno 2-3 giorni in città. Ipotizzando una spesa media a persona di 20-30 euro al giorno, senza considerare altre spese come street food, caffetteria e bevande varie, nelle casse dei ristoranti dovrebbero entrare tra 1,2 miliardi e 2,7 miliardi di euro. Per questo la presenza di locali di ristorazione su piattaforme come TheFork diventa fondamentale per attrarre turisti sempre più digitali, come conferma un’indagine dell’Osservatorio Ristorazione (footnoteRef:1), dove il 38,3% dei turisti in Italia scopre e sceglie i ristoranti online, tra le recensioni su piattaforme o social media. Anche se oltre il 50% si affida per la scelta al sempreverde passaparola e l’11% si affida alla scelta casuale.
L’uso delle piattaforme online non solo permette di superare barriere linguistiche, ma anche di controllare in tempo reale la disponibilità e gestire prenotazioni per gruppi numerosi, migliorando così l’esperienza complessiva del turista e riducendo l’incertezza nella scelta; come rilevato da Aigrim (Associazione delle Imprese di Grande Ristorazione e servizi Multilocalizzate), associata a Fipe-Confcommercio.
La selezione dei ristoranti proposta da TheFork
TheFork ha creato una selezione di ristoranti da provare durante il Giubileo a Roma specie per la cucina tipica locale, stilata in base a indicatori come le elevate valutazioni, l’ottimo rapporto qualità/prezzo, la vicinanza ai principali itinerari spirituali:
Tonnarello San Pietro (Via del Mascherino, 80), vicino al Vaticano: cucina romanesca, atmosfera vivace e turistica, servizio cordiale, prezzi adeguati; Il Papalino (Borgo Pio, 172-173): ristorante apprezzato per la cucina italiana dove spiccano piatti classici come gnocchi, cacio e pepe, tiramisù; Anastasio(via Anastasio II): piatti di qualità come fiori di zucca fritti, pizza e carbonara; personale gentile e un’apprezzabile offerta di dolci fatti in casa a fine pasto; Mejo Cucina Romana (via Aurelia, 483): locale piccolo ma caratteristico, con piatti mediterranei e della tradizione romana saporiti e autentici, servizio rapido e atmosfera familiare; La Romanesca Osteria Moderna (via Pio IX, 15): locale accogliente e cucina romana di qualità, con piatti come l’amatriciana e il carciofo alla romana, dolci deliziosi e pizze gourmet; Classico Bistrot Prati (via della Giuliana, 3): un ambiente elegante e accogliente nel cuore del quartiere Prati, con piatti tipici della tradizione, come trippa alla romana, amatriciana e polpette cacio e pepe; MaMi(piazza di Villa Carpegna, 34): locale intimo e accogliente, con una ricca offerta di taglieri, pinse e paste della tradizione rivisitate come la carbonara con il pesce spada; Osteria da Pina (via Ezio, 57): un’esperienza genuina in un ambiente accogliente, frequentato principalmente da residenti della zona. I piatti tipici romani, come l’amatriciana e la cacio e pepe, sono preparati con ingredienti di alta qualità. Il servizio è attento e cordiale grazie allasignora Pina che si distingue per la sua gentilezza; Magno(via Germanico, 46): ristorante molto apprezzato per la qualità dei piatti tipici locali, come la pinsa, i supplì e la cacio e pepe, l’ambiente accogliente e il servizio multilingue, ideale per turisti e residenti; Hostaria ago e lillo(Piazza Risorgimento, 18-19): si trova a pochi passi da San Pietro, offre un’atmosfera accogliente con cucina romana di alta qualità, tra cui carbonara e amatriciana, serviti con abbondanza e sapore autentico. Il servizio è rapido e cordiale, con personale giovane e disponibile; TreCaffè(via Leone IV, 10): a breve distanza dai Musei Vaticani, offre un’atmosfera accogliente e un servizio attento e cordiale. La carbonara e il tiramisù sono i piatti più apprezzati; Il Segreto(via Candia, 71): anch’esso a pochi passi dai Musei Vaticani, un’atmosfera piacevole, con cucina a vista che permette di apprezzare piatti deliziosi come la pasta fresca e i supplì; Hostaria Edmondo(Circonvallazione Clodia, 90): trattoria tradizionale romana, accogliente e informale. La cucina offre piatti tipici apprezzati per la loro qualità e sapore come la coda alla vaccinara e la carbonara. Molto apprezzati i dolci fatti in casa e in particolare il tiramisù.
Per chi invece cercasse anche altri ristoranti con diverse tipologie di proposte, si può scegliere accedendo al link Thefork.
Per chi non conoscesse TheFork…
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