Urla e sangue. È stata soccorsa per strada, coperta di tagli sanguinanti all’addome, a uno zigomo, a una mano e a un braccio. Dentro la casa da dove era fuggita un uomo impiccato. Scenario di oggi a via Castel Cellesi nel quartiere di Grottarossa, periferia Nord di Roma, poco prima delle 14.
(immagine di copertina da Il Messaggero – la casa della tragedia a Roma Grottarossa)
Una vicenda da verificare per gli investigatori che si trovano a dover districare questo vero e proprio giallo.
La donna è una cinquantenne dello Sri Lanka. La donna è stata soccorsa inizialmente da un vicino che ha chiamato il 118 poi gli operatori sanitari, dopo le prime medicazioni del caso, l’hanno portata al Policlinico Gemelli in codice rosso. Non è in pericolo di vita ed è stabile.
Contemporaneamente i carabinieri della stazione Tomba di Nerone, appartenenti della compagnia Trionfale, sono entrati nella sua abitazione e hanno trovato il corpo senza vita di un uomo impiccato. È stato considerato subito come il compagno 57enne di lei.
I particolari sono tutti da definire in maniera completa.
Le indagini sono in corso, ma l’ipotesi più accreditata sarebbe quella che l’uomo avrebbe tentato di uccidere la compagna, dopo si è impiccato con un lenzuolo.
Lei, sopravvissuta all’assalto omicida di lui, è scappata fuori dall’appartamento.
L’allarme su via Castel Cellesi è scattato quando la donna è stata vista da un vicino mentre urlava nel cortile fra le abitazioni. Era tutta sporca di sangue, quindi l’ha presa per un braccio e l’ha portata nel suo giardino.
“Mio marito quando ha sentito le urla è uscito fuori e l’ha fatta entrare, ha fatto solo il suo dovere. Non ci spieghiamo, erano persone tranquille, non abbiamo mai sentito discussioni“, ha raccontato la moglie del soccorritore.
La tragedia sarebbe esplosa alle 13. Dopo una lite l’uomo avrebbe assalito la donna con un coltello da cucina pugnalandola allo stomaco e al viso mentre lei cercava di difendersi con le braccia.
Le parole di uno dei figli della coppia: «Io ero fuori per lavoro, non abito qui. I miei genitori abitavano qui da un anno e mezzo. Problemi tra loro? Non che io sapessi. Stamattina li ho chiamati ma non mi hanno risposto, poi sono arrivato ed era tutto finito».
La procura di Roma ha aperto un fascicolo per tentato omicidio. I pm del pool antiviolenza, coordinati dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, hanno disposto l’autopsia sul corpo dell’uomo.