Colpita da un proiettile sparato durante un inseguimento tra auto, muore una 81enne originaria di Anoia, in provincia di Reggio Calabria. A Roma accade anche questo. Il pomeriggio del 23 maggio due automobili si inseguono in zona Riserva Nuova-Ponte di Nona. Sul loro tragitto compare una Smart con un’anziana e una sua amica. Un giovane spara da una delle prime due contro l’altra, ma un proiettile colpisce la terza auto ferendo alla schiena Caterina C., passeggera 81enne dell’utilitaria. La donna è morta la mattina dopo.
Già fermato un ragazzo di 28 anni, personaggio vicino al clan dei Casamonica, sospettato d’aver sparato causando la morte della povera donna. Il giovane è indagato per omicidio. Restano in campo diverse ipotesi alla base delle indagini coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia.
Tutto è avvenuto in via della Riserva Nuova, nella zona di Ponte di Nona, fuori dal Grande Raccordo Anulare, a poca distanza dalla Prenestina.
Due auto, una Fiat 500 rossa e una Golf, si inseguivano a tutta velocità e, per puro caso, ci è finita in mezzo la Smart che a bordo aveva la vittima e la sua amica. Le due donne erano appena uscite dal centro commerciale Unico e volevano tornare a casa.
Poteva accadere a chiunque di noi, finire tra auto di criminali che si sparano come nei vecchi film gangster o come nei tanti serial italiani.
Roma è anche questo.
Cinque gli spari accertati. Inutile il tentativo di salvarsi della conducente di allontanarsi accostando a destra non appena ha sentito i primi colpi di pistola.
Uno dei proiettili ha trapassato prima il portello bagagliaio della city car, poi il sedile passeggero colpendo la 81enne alla schiena.
In quell’istante le due auto dei criminali sono fuggite verso la Prenestina, la Fiat 500 è prima passata per via Don Primo Mazzolari. Sono state inseguite da una pattuglia dei vigili urbani del VI Gruppo Torri e dalla Polizia di Stato.
Cinque colpi, calibro 9 corto, perché sul posto, proprio a terra, la polizia ha trovato cinque bossoli. L’ipotesi è che siano stati esplosi dalla stessa pistola. La donna è stata colpita per errore, la Smart dove era seduta sul sedile passeggero si è trovata per puro caso tra le due che si inseguivano.
La scena dell’inseguimento e della sparatoria è stata ripresa da alcune telecamere di videosorveglianza. I testimoni della scena sono stati sentiti dai carabinieri.
Proseguono le indagini delle forze dell’ordine e degli agenti della Squadra Mobile di Roma, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia. Si cerca di individuare l’esatta dinamica dei fatti e i responsabili di quanto è accaduto, coloro che erano a bordo dei mezzi che si inseguivano. Fra le ipotesi sull’origine dell’inseguimento e degli spari c’è anche quella di uno scontro tra gruppi sinti, ma pure un regolamento di conti sulla gestione delle due piazze di Ponte di Nona, soprattutto quella delle case popolari di Villaggio Falcone.
La donna è morta la mattina del 24 maggio al Policlinico Tor Vergata dove era stata ricoverata in rianimazione per le sue gravissime condizioni.
Illesa l’amica che stava conducendo la Smart.