C’è l’acido nitrico fortemente corrosivo usato dai ladri per versarlo nelle toppe delle porte blindate sciogliendone i meccanismi, ma ci sono metodi più “tradizionali”, meccanici tanto per intendersi. Tutti in vacanza, ladri in azione. L’ultimo caso in via Val di Non, a Roma, III Municipio Montesacro. Metodo per forzare la serratura, il key-bumping. Questa volta però agli scassinatori non è andata bene, sono stati arrestati dai Carabinieri della Stazione di Roma San Basilio.
In manette sono finiti tre cittadini georgiani, un 40enne, un 43enne e un 33enne, tutti incensurati, con l’accusa di furto aggravato in concorso.
Sono stati bloccati al quarto piano di un palazzo di via Val di Non. L’allarme è stato dato dai vicini che avevano sentito dei forti rumori nel condominio, così hanno subito chiamato il 112.
I Carabinieri sono arrivati dopo pochi minuti e hanno bloccato il trio dei presunti scassinatori. D’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, i militari, oltre all’arresto, hanno sequestrato tutto il materiale “da lavoro”, numerosi chiavistelli, grimaldelli, chiavi e altri arnesi da scasso.
Il proprietario dell’abitazione che in quel momento era assente, è stato rintracciato dai Carabinieri e ha presentato denuncia-querela. Il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto dei tre disponendo per loro la misura del divieto di dimora nel Comune di Roma.
Il metodo di scasso key-bumping e l’uso di acido nitrico
Si tratta di un sistema adoperato per forzare le serrature a cilindro delle porte e per aprire lucchetti.
Viene usata una chiave nominata “ad urto”, una chiave limata che fa da grimaldello, quindi con sagoma appositamente studiata, utilizzata come tensore. Questa chiave viene adoperata insieme a uno strumento percussore come un martello om altro oggetto rigido e pesante.
L’urto alza i pistoni superiori del cilindro e lo fa sollevandoli oltre la linea di apertura facendo quindi scattare la serratura.
La chiave-grimaldello ha un disegno particolare ottenuto limando nel metallo degli spazi piramidali che devono essere nello stesso numero dei pistoni della serratura. Devono essere spazi molto più profondi, più di quelli di una chiave normale, in modo da poter portare tutti i pistoni del cilindro di serratura il più in alto possibile.
Il risultato finale oltre all’apertura della serratura, è che non risultano segni evidenti di forzatura/scasso, cosa che complica la vita ai titolari dell’appartamento in fase di risarcimento da parte delle assicurazioni. In fase di firma delle polizze bisogna fare attenzione che siano comprese eventualità come queste in caso di furti in appartamento, quindi anche l’uso di chiavi originali rubate o sottratte, chiavi duplicate o chiavi false da parte dei ladri.
Nell’installazione di serrature alle porte di casa è bene preferire le tipologie dotate di cilindri antibumping, di solito blindati e progettati in maniera del tutto diversa. Naturalmente sono sistemi che costano di più.
– Però questa soluzione a protezione della propria casa potrebbe non bastare visto che i “topi d’appartamento” stanno agendo con un altro sistema, quello dell’acido iniettato direttamente nella toppa per colpire i meccanismi interni della serratura.
Si tratta dell’acido nitrico, altamente corrosivo, chimicamente attivo, attacca tutti i metalli tranne l’oro e il platino.
Questo acido dissolve i microcomponenti meccanici dei cilindri delle serrature e le mappe delle vecchie serrature. Dopo averlo versato nell’apertura della toppa e fatto agire il liquido, la porta blindata può essere facilmente aperta.
La soluzione di difesa dall’acido nitrico prevede una chiusura a baionetta con sistema magnetico, una sorta di serranda con placcatura PVD, a rotazione frontale, apparato che rende inaccessibile il normale foro per le chiavi. Questa speciale chiusura supplementare, il Defender magnetico, è apribile solo con una chiave magnetica codificata: per i ladri è praticamente impossibile versare l’acido nella serratura per colpirne i meccanismi interni.