In ordine di tempo e di durata ecco tre mostre da non perdere, visibili in tre luoghi diversi: Ambasciata del Cile, Palazzo Braschi, Museo Carlo Bilotti (Aranciera di Villa Borghese).
“Yo lo viví, tú lo viviste”, 6 luglio 2023 ore 17,30 inaugurazione della mostra incentrata sull’artista visivo Daniel Sepúlveda. Il tutto alla Sala Neruda dell’Ambasciata del Cile in Italia, viale Liegi 21 a Roma.
La mostra, in visione dal 7 al 13 luglio 2023, presenta una selezione di dipinti che offrono una visione onirica e surreale della nostra vita durante la pandemia. Riflette un viaggio attraverso il subconscio, pervaso da sogni e visioni sorprendenti, creando composizioni ricche di dettagli e simboli ricorrenti che consolidano una proposta artistica originale.
Daniel Sepúlveda è nato nel 1990 nella città di San Carlos, regione del Ñuble, laureato in arti plastiche all’Università del Cile. Insegna Arte dal 2014 e racconta la condizione umana, l’incerto e il sublime, attraverso la pittura e le lettere.
Nel 2023 è stato selezionato nel prestigioso concorso della Rivista “Metamorfosis” in Messico, raggiungendo un’ampia diffusione delle sue opere in America Latina. Inoltre, ha ricevuto riconoscimenti presso la Galleria La Salita in Spagna e al Festival delle arti GAIA in Cile.
Nel 2022 si è distinto nel concorso nazionale di pittura in situ “Claudio Arrau de León” in Cile.
Inoltre, nel 2021 è stato selezionato nel concorso d’arte nazionale “Arte Joven” dell’Università di Valparaíso.
Nel 2020, ha vinto il Concorso Fondart Nacional, che gli ha consentito di presentare conferenze presso gallerie d’arte a Copenaghen e a Stoccolma, nonché di collaborare come illustratore del libro per bambini “Gobble the Goblin”.
Inaugurazione per l’anteprima stampa il 6 luglio al Museo di Roma, Palazzo Braschi, piazza di San Pantaleo, 10:
- “Donato Piccolo e Luca Vitone – Dinamica di assestamento e mancata stasi”, nata a partire da un testo di Gaia Bobò (fino al 3 settembre 2023). Sesta mostra della sezione Paesaggio, approfondimenti critici sulla ricerca degli artisti italiani. Ogni mostra fa perno sulla scrittura di un saggio commissionato a curatori italiani e stranieri, disponibile alla lettura del pubblico. Per indagare fenomeni artistici del nuovo secolo o ricerche di specifici autori. Esposto un numero limitato di opere, da una a tre, per poter dare la massima attenzione agli elementi costitutivi dei singoli lavori;
- L’opera di Lucia Cristiani, artista milanese del 1991. Undicesima mostra della sezione Portfolio dedicata ad artisti italiani under 35 scelti dalla Direzione artistica della Quadriennale insieme alla curatrice in residenza Gaia Bobò. Emersione di nuovi autori della scena nazionale. Ogni esposizione è incentrata su una sola opera o progetto dell’artista selezionato e su un portfolio riguardante il proprio lavoro.
Il tutto nell’ambito di Quotidiana (link), programma espositivo sull’arte italiana contemporanea promosso da Quadriennale di Roma e da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. Presenti alla presentazione per la stampa, Umberto Croppi, presidente La Quadriennale di Roma, Gaia Bobò, curatrice in residenza alla Quadriennale e gli artisti Lucia Cristiani, Donato Piccolo e Luca Vitone
“Ritratte. Donne di arte e di scienza” (link), inaugurazione il 13 luglio al Museo Carlo Bilotti di Roma, Aranciera di Villa Borghese.
Si tratta di una mostra fotografica che proseguirà fino al 10 settembre 2023 e che esalta donne protagoniste, scatti dedicati ai volti, alle carriere e al merito di donne italiane che hanno conquistato ruoli di primo piano nell’ambito della scienza e dei beni culturali.
A cogliere e a creare queste immagini è stato Gerald Bruneau, fotografo di fama internazionale che ha messo in luce non solo la figura. ma anche e soprattutto le capacità professionali di 40 donne che hanno raggiunto posizioni apicali nel loro settore.
A fare da sfondo a questi visi, a queste figure, sono luoghi spesso nascosti, tra vaste sale rivestite di marmi di palazzi d’epoca e laboratori di ricerca inaccessibili.
La mostra propone due percorsi espositivi distinti. ma complementari, oggi riuniti per la prima volta in un’unica esposizione, fortemente voluta da Fondazione Bracco nell’ambito del proprio intervento di contrasto agli stereotipi di genere e di promozione delle competenze, concepiti rispettivamente come asse prioritario di intervento per raggiungere la parità e unico discrimine per qualsiasi sviluppo personale e collettivo.
“Ritratte. Donne di arte e di scienza” alterna dunque storie di donne alla guida di primarie istituzioni culturali del nostro Paese e di alcune tra le più importanti scienziate italiane, in un ideale unione di saperi tra arte e scienza, un viaggio esemplare tra luoghi d’arte e laboratori scientifici.
L’esposizione, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, è curata e realizzata dalla Fondazione Bracco in collaborazione con Arthemisia.
Servizi museali Zetema Progetto Cultura.