Uno scalo aeroportuale viene periodicamente controllato dalle forze dell’ordine e a Roma Fiumicino, visto l’altissimo numero di viaggiatori e traffico, capita di trovare episodi particolari. Il report di aprile 2023 ha dato un numero per il traffico aereo pari a 24.624 voli, 3.574.798 passeggeri in transito (+36,4% rispetto al 2022) con il 76,4% da paesi fuori Unione Europea. Numeri importanti che, a cascata, possono provocare episodi strani all’interno dell’aeroporto romano. Così, all’ultima verifica dei Carabinieri un po’ di situazioni sono venute fuori.
C’è da dire che il principale aeroporto di Roma merita controlli ancora più serrati, realtà che salta sempre all’occhio sia a me che a tanti altri viaggiatori da lì sono passati, soprattutto all’arrivo dove un po’ di improvvisazione in più è ravvisabile.
Ma è bene andare con ordine.
– Il 19 giugno che trovano i Carabinieri tra alcuni negozi duty free nel Terminal 3 – Partenze?
Due viaggiatori in attesa del proprio volo hanno passato il tempo in maniera “alternativa”. In breve, hanno tentato di superare le casse senza pagare alcuni prodotti di profumeria: nel loro bagaglio a mano avevano nascosto profumi e altro per un totale in valore di circa 250 euro. Bisogna sottolineare che erano stati notati dal personale di sorveglianza che, a sua volta, ha chiamato i Carabinieri.
Per per i due viaggiatori-ladri è scattata la denuncia alla Procura della Repubblica di Civitavecchia per tentato furto.
– È stata poi la volta del Terminal 3 – Arrivi dove i militari hanno bloccato una situazione che chiunque giunga come passeggero a Roma trova immancabilmente, volta per volta. Solo che durante questo episodio erano presenti anche i Carabinieri.
Semplificando, sono stati bloccati quattro autisti mentre andavano a caccia di clienti al di fuori degli stalli, oltretutto senza averne titolo perché non avevano la necessaria autorizzazione. Un’irregolarità sì, ma anche una profonda scorrettezza nei confronti di loro colleghi.
Per due di loro è scattato anche l’ordine di allontanamento per 48 ore dallo scalo aeroportuale, segno inequivocabile di una recidiva.
Naturalmente i quattro sono stati multati per un totale di 9.000 euro.